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Abusò di minore : rinvio a giudizio per un 47enne

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Infilzò la testa di una bambola nel cancello dell’abitazione della ragazza, una adolescente barese, che lo aveva accusato di violenza sessuale. Per il reato di minacce il 47enne Michele Armenise, condannato nei mesi scorsi a 7 anni e 3 mesi di reclusione e tuttora detenuto agli arresti domiciliari per quelle violenze, è ora a processo dinanzi al Tribunale di Bari per minacce risalenti al settembre 2017. Il fatto sarebbe avvenuto «a distanza di pochi giorni – si legge nell’imputazione – dall’udienza per l’incidente probatorio» nel quale l’adolescente avrebbe raccontato gli abusi subiti. In particolare Armenise, in concorso con il fratello (anche lui imputato), avrebbe messo due bambole rivolte verso la casa della famiglia della ragazza, una delle quali con la «testa infilzata su una delle sommità acuminate della cancellata». Alcuni mesi più tardi, nel dicembre 2017, il fratello di Armenise, che risponde anche di violenza privata, al fine di intimidirli avrebbe tentato di investire con la propria auto i genitori della ragazza e l’altra figlia minorenne.

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