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Anche in Puglia e Basilicata il “Progetto Sipla” per i lavoratori agricoli

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Il progetto Sipla (Sistema Integrato per la Protezioni dei Lavoratori Agricoli) è una rete nazionale di presidi e servizi territoriali nata per proteggere e sostenere i lavoratori agricoli stranieri contro forme di caporalato, lavoro irregolare e sfruttamento lavorativo. Formata da oltre 50 soggetti del terzo settore distribuiti in 14 regioni, la Rete Sipla è promossa da ARCI e dal Consorzio Communitas ed è co-finanziato dal Ministero dell’Interno attraverso il Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020. La rete nasce in continuità con il progetto Presidio di Caritas Italiana e grazie alla partecipazione dell’Ufficio Politiche Migratorie e Asilo di Caritas Italiana.

La rete è organizzata geograficamente in Sipla Sud, con ARCI ente capofila e il coinvolgimento di 6 regioni del centro-sud (Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia), e Sipla Nord, con il Consorzio Communitas ente capofila e il coinvolgimento di 8 Regioni del centro-nord (Lazio, Toscana, Emilia Romagna, Liguria, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige).
Il progetto prevede la creazione di un sistema integrato in grado di agire a più livelli: da un lato azioni di advocacy e di promozione di accordi e protocolli di intesa con le aziende e la grande distribuzione finalizzati alla creazione di una Rete di Aziende Agricole di Qualità, e dall’altro la presa in carico di potenziali vittime e/o vittime di sfruttamento lavorativo con l’attivazione di interventi di tutela legale e sanitaria, orientamento, assistenza, formazione, inserimento lavorativo e inserimento abitativo.

Mimmo Moramarco

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