Cronaca

Fisco: sequestro beni per 4,5 milioni euro nel Nord Barese

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Una società con sede a Canosa di Puglia (BAT), operante nel settore della confezione di camicie e t-shirt, avrebbe evaso il fisco per 4,5 milioni di euro in cinque anni, presentando nelle dichiarazioni dei redditi fatture relative ad operazioni inesistenti dal 2014 al 2019 e omettendo (nel 2017 e 2018) il pagamento dell’Iva. Lo ha scoperto la Guardia di Finanza di Bari che, coordinata dalla Procura di Trani, ha eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni nei confronti della ditta e del suo amministratore, e anche di altre tre società con sedi una a Trani e due Prato, operanti nel settore del commercio all’ingrosso di camicie, intimo, maglieria e articoli in pelle, gestite da altrettanti imprenditori cinesi, che avrebbero emesso le fattura false. I finanzieri hanno accertato una cosiddetta “frode carosello”, nella quale le tre società sarebbero state utilizzate come mere cartiere, cioè soggetti interposti tra l’esportatore estero cinese e il cliente finale.
    I quattro imprenditori sono indagati per dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture false, emissione di fatture per operazioni inesistenti e omesso versamento dell’Iva. “Per la prima volta in Puglia e tra le prime volte in Italia – spiegano inoltre i la Fiamme Gialle in una nota – è stata richiesta l’applicazione dello speciale regime di responsabilità amministrativa degli enti, che contempla un peculiare modello di confisca, anche per equivalente, nei confronti delle persone giuridiche”, così ottenendo il “sequestro dei beni della società canosina che ha tratto profitto dall’utilizzo delle fatture per operazioni inesistenti”. 

Mimmo Moramarco Voce

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