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Potenza, Energia: più introiti da derivazioni idroelettriche

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Con la legge approvata dal Consiglio regionale per la regolamentazione delle concessioni per le grandi derivazioni idroelettriche in Basilicata, i lucani avranno un primo e immediato vantaggio. Quello di incassare, a partire già da quest’anno, maggiori introiti dall’utilizzo delle due dighe del Pertusillo e del Cogliandrino, da tempo in concessione all’Enel, per la produzione di energia idroelettrica. Lo ha detto l’assessore regionale all’ambiente ed energia, Gianni Rosa.


Le tariffe – ha aggiunto l’assessore – erano ferme da anni. Con la nuova normativa il canone è più che raddoppiato. Fino al 2029, data in cui scadranno le concessioni, Enel dovrà pagare 1.311.000 euro, 632 mila euro in più rispetto a quanto versa tuttora, oltre alle entrate aggiuntive derivanti da un ulteriore 2,5% sui ricavi di produzione che realizzerà sui due impianti idroelettrici gestiti. La rimodulazione delle tariffe è una delle attività che abbiamo messo in campo affinché i beni lucani rendano di più in termini economici. Una delle tante iniziative per dare il giusto valore alle nostre risorse e il giusto ritorno alla Basilicata.


Nel comunicato è specificato che «con la legge regionale, che disciplina, nel dettaglio, le modalità e le procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni d’acqua a scopo idroelettrico e la determinazione del canone, le dighe ritornano nella piena disponibilità della Regione. Alla scadenza prevista il 1 aprile 2029 delle due grandi concessioni idroelettriche presenti sul territorio regionale, quella della centrale Agri a valle della diga del Pertusillo e quella della centrale di Castrocucco che deriva le acque dalla diga del Cogliandrino, la Regione potrà decidere se gestire direttamente o optare per una nuova assegnazione tramite bando ad evidenza pubblica con l’indubbio vantaggio di affidare la gestione delle centrali all’operatore economico che offrirà le migliori garanzie dal punto di vista ambientale, economico, lavorativo e produttivo e con un piano di sviluppo che meglio valorizzi il bacino circostante»

Voce Mimmo Moramarco

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