Cronaca

Il giallo di Dora, cresce l’attesa per la relazione del Ris

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Potrebbero richiedere più tempo di quanto inizialmente ipotizzato gli accertamenti del Ris dei Carabinieri sul caso della morte di Dora Lagreca, la ragazza di 30 anni precipitata lo scorso 9 ottobre dal balcone della mansarda di Parco Aurora dove viveva col fidanzato, Antonio Capasso, ora indagato per istigazione al suicidio.

Da quanto filtra dalle indagini, il reparto scientifico dell’Arma avrebbe indicato in circa 30 giorni il tempo necessario per relazionare sui tanti accertamenti richiesti.

I militari, durante il sopralluogo nella mansarda hanno portato via quattro valigie di reperti, tra cui anche alcuni farmaci, e due metri e mezzo della scossalina (la parte metallica che ricopre il parapetto del balcone). Sono alla ricerca di impronte digitali e segni, anche per ricostruire la traiettoria del volo. Elementi che potrebbe aiutare a capire se si sia trattato di un salto volontario o di una caduta.

Questi dati poi dovranno essere confrontati e integrati coi risultati dell’autopsia. Anche per questi, verosimilmente, potrebbe essere necessario un mese in più rispetto ai 30 giorni già preventivati. Ma non è comunque escluso che il Ris possa depositare esiti parziali degli accertamenti al pm Chiara Guerriero anche prima della relazione conclusiva.

Voce Mimmo Moramarco

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