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Caronia, il padre di Gioele: “Viviana non l’ha ucciso né si è suicidata”

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Viviana non si è uccisa e non ha ucciso il piccolo”: lo ha detto Daniele Mondello, il marito di Viviana Parisi, la dj trovata morta nelle campagne del Messinese. Mondello ha riconosciuto le scarpette blu trovate accanto ai resti umani scoperti a poca distanza dal corpo della moglie, sono quello del figlio Gioele. Attesi i risultati delle analisi del dna. I parenti della donna parlano intanto di “ricerche fallimentari”.- “Questo video me l’hanno mandato. Non so cosa pensare. Lo stavano cercando così a mio figlio?”. Lo scrive su Facebook Daniele Mondello, il padre di Gioele. Il filmato postato su Fb sembra mostrare un cameraman che sta riprendendo il cammino di un militare per realizzare, probabilmente, un ‘video di copertura’ per servizi di un telegiornale o di una trasmissione televisiva. “Verranno fatti oggi degli esami alla scientifica di Palermo sui vestiti di Viviana Parisi e domani mattina verrà effettuato un sopralluogo sui posti dove sono stati ritrovati il corpo della donna e quelli si sospetta fortemente siano i resti di Gioele”. A dirlo il legale della famiglia Mondello, l’avvocato Pietro Venuti. “Sono accertamenti tecnici – aggiunge – per verificare alcune dinamiche e che spero ci dicano qualcosa in più su quanto è successo a Caronia”

Claudio Mondello, legale e cugino di Daniele Mondello, su Facebook espone una sua teoria su cosa è accaduto a Caronia. “Il bambino sfugge alla vigilanza della madre – è la sua ricostruzione nel dopo incidente stradale – e si allontana. Forse anche solo di pochi passi. Probabilmente qualcosa, in quello scenario di campagna, attira la sua attenzione oppure lo spaventa. La madre, terrorizzata, cerca disperatamente di trovarlo, ma i suoi tentativi falliscono”. “Al fine di meglio orientarsi, quindi, decide di salire sul pilone della corrente -aggiunge il post- e guadagnare una posizione di privilegio rispetto al luogo circostante. E’ vero che il traliccio è posto più in basso rispetto alla collina adiacente, ma è l’unica tipologia di struttura che consenta di guardarsi intorno a 360 gradi. E’ compatibile, pertanto, con l’idea di chi voglia perlustrare la zona limitrofa; probabilmente (così ipotizzo) per guadagnare il contatto visivo col bambino”. “Da quella posizione – ipotizza ancora Claudio Mondello – Viviana, finalmente, rintraccia Gioele: si affretta a scendere, ma, probabilmente per evitare di perdere tempo, ritiene preferibile saltare. Questa scelta le è fatale. Da questo punto in poi faccio mia la ricostruzione di chi ha restituito Gioele alla propria famiglia: Giuseppe Di Bello, ex brigadiere dei Carabinieri. E’ probabile – sottolinea – che il bambino abbia vagato tra i boschi fino al momento in cui è incorso in un incontro funesto (forse un suino nero dei nebrodi; in zona ve ne sono molteplici sia da allevamento che allo stato brado). Quanto sopra deve essere vagliato, in modo accurato, e supportato da evidenze tali da rendere impossibile ogni alternativa possibile. Un lavoro – conclude Claudio Mondello – che impone pazienza, rispetto e silenzio”

ANSA

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