Sogin ha trasmesso al Ministero della Transizione Ecologica la proposta di Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI) ad ospitare il Deposito Nazionale per i rifiuti radioattivi e Parco Tecnologico, nel rispetto dei tempi previsti , ossia nei 60 giorni dalla chiusura della consultazione pubblica.
Il documento è stato elaborato sulla base degli esiti della più grande consultazione pubblica finora svolta in Italia su un’infrastruttura strategica per il Paese, avviata il 5 gennaio 2021 e conclusa il 14 gennaio scorso.
La consultazione – scrive Sogin in una nota – gestita nella massima trasparenza e completezza informativa, a cui hanno partecipato centinaia di soggetti direttamente interessati al progetto del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi e Parco Tecnologico, si è articolata in tre fasi.
Nella prima, sono state raccolte oltre 300 osservazioni e proposte tecniche pervenute sulla CNAPI e sul progetto del Deposito Nazionale, da parte dei diversi soggetti interessati.
Poi è seguito il Seminario Nazionale articolatosi in 9 incontri, 6 dei quali territoriali che hanno interessato le regioni coinvolte: Piemonte, Toscana, Lazio, Puglia e Basilicata, Sicilia, Sardegna. Oltre 160 i partecipanti tra Istituzioni ed Enti nazionali e locali, associazioni, comitati e singoli cittadini.
È seguita la seconda fase di consultazione pubblica durante la quale i soggetti portatori di interesse hanno potuto presentare ulteriori osservazioni e proposte tecniche.
La proposta di CNAI che Sogin ha trasmesso al Ministero della Transizione Ecologica è stata dunque predisposta sulla base delle oltre 600 tra domande, osservazioni e proposte, per un totale di oltre 25.000 pagine costituite da atti, documenti, studi, relazioni tecniche e cartografie, complessivamente presentate nel corso di un anno.
Dovrà essere ora il Ministero della Transizione Ecologica, acquisito il parere tecnico dell’Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione (ISIN), ad approvare la Carta, di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. Solo dopo il documento verrà pubblicato sui siti internet di Sogin, dei due Ministeri e dell’ISIN e sarà così possibile avviare la fase di concertazione finalizzata a raccogliere le manifestazioni di interesse, non vincolanti, a proseguire il percorso partecipato da parte delle Regioni e degli Enti locali nei cui territori ricadono le aree idonee, con l’obiettivo – conclude Sogin – di arrivare a una decisione condivisa del sito nel quale realizzare il Deposito Nazionale.