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Morte su lavoro, compagnia non vuole pagare risarcimento

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Il Tribunale ha riconosciuto un risarcimento danni di 2 milioni di euro per la famiglia di un uomo morto sul lavoro ma la compagnia assicurativa non vuole pagare. La vittima si chiamava Armando Penta, di Oria. Aveva 52 anni quando, nel 2007, precipitò nel vuoto mentre lavorava nell’ex stabilimento chimico Tecnoparco di Pisticci Scalo. In sede penale direttore generale, capo cantiere e amministratore della società sono stati condannati per violazione delle norme sulla sicurezza. In sede civile il tribunale ha riconosciuto il diritto ad un risarcimento di 2 milioni di euro. La compagnia assicurativa si è resa disponibile a pagare un a cifra molto inferiore a quella stabilita. A denunciarlo sono i legali dello studio Giesse Risarcimento Danni, che assiste i famigliari di Penta. Chiedono che la sentenza venga rispettata e che quindi si proceda al reale e tempestivo pagamento di quanto disposto dal giudice.

Voce Mimmo Moramarco

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