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Tragedia sfiorata all’Arcelor Mittal di Taranto

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Tragedia sfiorata quest’oggi nell’area agglomerazione dello stabilimento siderurgico ArcelorMittal di Taranto. A comunicarlo la sigla sindacale Usb che precisa anche di un piano di calpestio è crollato negli impianti OMO2, in una torre con nastri trasportatori, dove a causa dell’usura dei rulli si sono depositate quantità di materiale in eccesso che hanno provocato il cedimento di una lamiera della struttura con chiari ed evidenti segni di usura e corrosione.
La stessa sigla aggiunge che al cedimento della lamiera vi è la mancanza pulizia periodica. Nuovo episodio dove si è sfiorata la tragedia perché in questi giorni in quest’area erano iniziate le attività di una ditta esterna dopo tre mesi di assenza totale di pulizia dell’area.

Secondo il coordinatore provinciale dell’Usb, Francesco Rizzo, in questi impianti vetusti c’è la necessità di far operare una ditta per 24 ore al giorno. Mancano, inoltre, le opere di manutenzione ordinaria. E’ questo il contesto, dove non esiste sicurezza per gli operai, creato da ArcelorMittal che mentre mette in cassa integrazione gli operai ex Ilva crea anche le condizioni affinché gli operai dell’indotto siano licenziati, e questi sono i risultati.

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