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Al Centro Cecilia di Tito l’hub regionale di prima accoglienza

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Sarà il Centro Cecilia di Tito ad ospitare l’hotspot regionale temporaneo dedicato alla prima accoglienza dei profughi ucraini. Un modello di tipo integrato che ospiterà gli uffici di Questura e Asp per l’identificazione e la profilassi sanitaria, insieme a quelli della Prefettura e dell’ufficio scolastico, garantendo la presenza di un mediatore linguistico.

All’esterno potrà essere allestito un campo con tende riscaldate prima dell’accoglienza nelle strutture alberghiere del territorio. 
Un punto unico di ingresso dunque che consentirà di effettuare l’identificazione, i controlli sanitari e rilasciare il codice STP. Oltre ai tamponi, saranno garantiti i vaccini anti Covid e uno screening per la tubercolosi.

Sono quasi 530 i profughi ucraini attualmente in Basilicata. 19 i bambini e i ragazzi regolarmente iscritti a scuola. Numeri destinati a crescere nelle prossime ore – spiega alla TGR l’ingegnere della Protezione Civile Gianni Di Bello. “Da lunedì avremo in mano le chiavi della struttura. Ci vorrà almeno una settimana – spiega Di Bello – per renderla operativa e, nel caso di grande afflusso, potrà essere replicata anche in provincia di Matera. Questa soluzione eviterà la parcellizzazione e dunque i problemi di tracciamento”. 

Voce Mimmo Moramarco

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