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Attentato Brindisi: 9 anni dopo ricordo di Melissa a scuola

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A nove anni dall’esplosione di una bomba davanti alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi, questa mattina, 19 maggio, si è tenuta una commemorazione e un ricordo dell’unica vittima, Melissa Bassi, di Mesagne, che nel 2012 aveva sedici anni. Nell’attentato rimasero ferite altre nove persone, tra studenti e passanti. Oggi, come ogni anno, c’erano Massimo e Rita Bassi nel luogo in cui perse la vita la figlia, oltre ad autorità e rappresentanti delle istituzioni.
    Moltissimi i messaggi di vicinanza, il ricordo sui social dei cittadini che udirono l’esplosione anche dai quartieri più lontani della città. Per quei fatti è stato condannato all’ergastolo, per strage aggravata dalla finalità terroristica, un imprenditore di Copertino (Lecce), Giovanni Vantaggiato, che sta scontando la sua pena. Disse di aver fatto esplodere una bomba davanti alla scuola, molto vicina al tribunale, per sfogare la frustrazione subita per una sentenza ritenuta ingiusta.
    Alle commemorazioni di oggi ha preso parte anche il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi: “La perdita di Melissa – ha dichiarato – è una tragedia familiare e allo stesso tempo una tragedia civile. In quei giorni si ipotizzò si trattasse di un attentato terroristico, non fu così ma i metodi furono i medesimi. Ricorrere alla violenza non ha giustificazioni, il 19 maggio è per Brindisi la Giornata contro la violenza, e oggi come nel 2012 rispondiamo a gran voce affermando che non abbiamo paura”. “La violenza – ha concluso – è la logica mafiosa con cui si vuole piegare la società, mentre la consapevolezza, l’unione e il coraggio sono le nostre armi per sconfiggerla”.

Mimmo Moramarco

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