Attualità

Coronavirus, l’invito di Don Mazzi sulle mascherine nella sede di Tursi

Condividi articolo

Un laboratorio di sartoria che fino a pochi giorni fa produceva shopper e bomboniere solidali, da due settimane ha convertito la produzione per confezionare mascherine in Tnt, a norma, ma in attesa di certificazione ufficiale per poterle produrre anche per esterni. È il laboratorio della Cooperativa Exodus di Tursi, una delle Case di don Mazzi presente da 29 anni del materano. Molte mascherine sono già state distribuite nei centri Exodus della Lombardia e delle Marche, le aree più colpite dal Covid-19.
«Abbiamo già fatto richiesta per ottenere la certificazione – dice don Antonio Mazzi – ma la burocrazia non aiuta. Dobbiamo velocizzare i tempi».
«In pochi giorni – aggiunge – i ragazzi hanno confezionato più di 1.000 pezzi e più della metà sono partiti per il nord. Non solo. Con un appello partito sui canali social siamo riusciti a recuperare un’altra cucitrice lineare e la preziosissima bordatrice, per cui riusciremo a velocizzare il lavoro. Ne avremmo bisogno di almeno un’altra e reperire altro tnt, per ora ne abbiamo, ma meglio fare scorte. Il vero problema è l’elastico, ne occorre tantissimo, ma confidiamo di riuscire a reperirlo. La solidarietà non ha confini».

error: Contenuto protetto