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Droga: operazione Polizia Foggia contro traffico internazionale

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Ordinavano dal Marocco grandi quantitativi di hashish che, attraverso la Spagna, finivano a Milano dove la qualità dello stupefacente veniva testata per poi finire sulle piazze di spaccio di Foggia e provincia. Sono 15 le persone arrestate oggi dalla polizia (14 in carcere e una ai domiciliari) ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, di detenzione ai fini della cessione di sostanza stupefacente, e di illecita detenzione di armi da fuoco. Quattro persone sono ancora ricercate. L’inchiesta, coordinata dalla Direzione distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Bari, è una costola dell’operazione ‘Ultimo Avamposto’ eseguita il 20 aprile 2019 quando furono arrestati 10 pregiudicati foggiani accusati di rifornire cocaina il Gargano e il pescarese. Secondo le indagini, al vertice dell’organizzazione c’era un cittadino marocchino (già arrestato nel 2018 perché trovato in possesso di 105 chili di hashish) che faceva arrivare l’hashish direttamente dal Marocco dove verosimilmente veniva prodotto. Nel corso delle indagini sono state accertate cessioni per un totale di circa 640 chili di hashish del valore di circa 4 milioni di euro. Durante l’attività investigativa, inoltre, sono stati sequestrati anche 1,7 chili di marijuana. Gli inquirenti hanno anche accertato una trattativa per l’acquisto, sul mercato clandestino napoletano, di due revolver. “La droga – ha detto il questore di Foggia, Paolo Sirna – viaggiava su dei camion: arrivava a Milano e, dopo gli ‘assaggi’, veniva portata in Puglia, nel Foggiano, per essere distribuita nel mercato degli spacciatori”. L’organizzazione, ha aggiunto, si avvaleva di una “cassa comune per far fronte anche alle spese improvvise come quelle legali”.

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