Eventi

Lucera per la finale della Capitale italiana della cultura 2026 (VIDEONEWS)

Condividi articolo

Si è tenuta nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura, l’audizione del Comune di Lucera per l’attribuzione del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2026.

A presentare il dossier di candidatura, intitolato “Lucera 2026 – Crocevia di popoli e culture”, la delegazione guidata dal sindaco di Lucera, Giuseppe Pitta. Presenti, per la Regione Puglia, la consigliera delegata alle Politiche Culturali, Grazia Di Bari, e il direttore del Dipartimento Cultura e Turismo, Aldo Patruno.

A iniziare il racconto davanti alla commissione giudicatrice del ministero, presieduta da direttore di Adn Kronos Davide Maria Desario, è stato il sindaco di Deliceto Pasquale Bizzarro, ispiratore, prima, della candidatura dell’Unione dei Comuni dei Monti Dauni e, poi, del ‘passo indietro’ che ha promosso il ruolo di Lucera a capofila dei borghi e unica città pugliese in lizza per il tiolo.

Al sindaco Pitta e al regista Luciano Toriello, autore dello spot, il racconto della visione di Lucera 2026 – Crocevia di Popoli e Culture: flussi di persone e culture, di energie e linguaggi che rivivono e rivitalizzano un patrimonio architettonico, paesaggistico e immateriale che si fanno elementi vivi all’interno della comunità. Lo hanno dimostrato la grande partecipazione, raccontata da Pasquale Gatta, co-coordinatore della candidatura, e i 194 progetti presentati e accolti nel dossier per valorizzare, innovare, condividere le esperienze artistiche di cui saranno protagonisti, prioritariamente, i più giovani abitanti di questi spazi marginali, come illustrato da Roberta De Bonis Patrignani della fondazione culturale Links.

A caratterizzare ulteriormente la candidatura di Lucera 2026 c’è la scelta – ad oggi formalizzata da 103 tra imprese, professionisti e associazioni – di partecipare finanziariamente al progetto culturale.

Il presidente del Comitato dei Promotori, Davide Calabrìa, ha sottolineato l’originalità di uno straordinario esperimento pubblico-privato che sarà formalizzato nella costituzione della Fondazione di Partecipazione, annunciata dal sindaco Giuseppe Pitta, che gestirà, in forma partecipata, i 4,5 milioni del budget della Capitale Italiana della Cultura 2026.

Coesione territoriale e sociale, cittadinanza consapevole, sostenibilità, gestione innovativa, inclusione sono i tratti distintivi dell’eredità che il progetto Lucera 2026 promette di affidare alle nuove generazioni, come detto dalla sindaca di Bovino Stefania Russo che ha concluso il racconto della candidatura e aperto la sessione di domande della Commissione ministeriale.

Alla voce iconica di Fabrizio Gifuni è stato affidato l’appello a “farvi innamorare del desiderio di futuro di Lucera e dei Monti Dauni”: il secondo colpo di teatro che ha chiamato il commosso applauso della platea e delle migliaia di ragazze e ragazzi che hanno seguito l’intera audizione in streaming.

“Con l’audizione di oggi – ha detto il sindaco di Lucera, Giuseppe Pitta – si è concluso l’iter di candidatura di Lucera Capitale della Cultura 2026. È stato un percorso straordinario, fatto di emozioni uniche. Spero di aver trasmesso, insieme a tutti i relatori, l’emozione e l’ambizione del territorio di Lucera e dei Monti Dauni, che ha lo sguardo rivolto al futuro. La nostra terra è straordinaria, non per merito nostro, ma per nostra fortuna. La fascia tricolore che indosso, oggi, pesava tonnellate perché portavo con me i sogni e le speranze di ogni singolo cittadino di Lucera e dei Monti Dauni, che ringrazio uno ad uno per avermi dato l’onore di rappresentarli”.

Lascia un commento

error: Contenuto protetto