Attualità

Piano operativo dell’Ente Parco Nazionale dell’Alta Murgia

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Lunedì 8 aprile, alle 13:00, presso la sede del Parco Nazionale dell’Alta Murgia a Gravina in Puglia, la firma del Piano Operativo di Previsione per l’anno 2019 tra il Parco Nazionale dell’Alta Murgia e il Reparto Carabinieri del Parco.
Durante la conferenza intervenuti il Presidente Vicario del Parco Nazionale dell’Alta Murgia Cesareo Troia, il direttore Domenico Nicoletti e il Comandante del Reparto Carabinieri del Parco Maggiore Giuliano Palomba. Il Piano Operativo individua i settori di azione e gli ambiti di svolgimento dell’attività di competenza del Reparto Carabinieri Forestale del Parco, stabilendo le risorse economiche, le modalità operative, gli obiettivi da raggiungere e il programma delle attività.
«I militari del Reparto Carabinieri Parco Nazionale dell’Alta Murgia svolgono una costante ed efficace attività di supporto all’Ente e controllo nell’area protetta per la sorveglianza e la custodia del patrimonio naturale, per la prevenzione, il monitoraggio, l’assistenza e consulenza, l’educazione, la sensibilizzazione, l’informazione e la repressione degli illeciti amministrativi e penali con gli obiettivi principali della conservazione e la tutela dell’intero territorio del Parco ed in particolare di tutto il suo patrimonio naturale e culturale», afferma il presidente vicario del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, Cesareo Troia.
È capillare il lavoro svolto dal Reparto Carabinieri del Parco anche grazie alle quattro sedi presenti nell’area protetta: nei Comuni di Altamura, Gravina, Ruvo e Andria (dove è in fase di ultimazione la trattativa con l’Amministrazione Comunale per una nuova sede).
Tra le attività presenti nel Piano Operativo ci sono la programmazione e il coordinamento nella lotta attiva agli incendi boschivi; il supporto tecnico e operativo all’Ente nella concessione di autorizzazioni e nulla osta e nel controllo del rispetto delle ordinanze dell’Ente; l’accertamento dei danni da fauna selvatica; il supporto nelle attività di educazione ambientale, assistenza e informazione ai residenti e ai visitatori del Parco; la collaborazione a ricerche, monitoraggi e censimenti promossi dall’Ente; il controllo delle attività agro-silvo-pastorali e dell’antibracconaggio; oltre alle consuete attività di polizia giudiziaria e amministrativa.
Con il Piano Operativo si attivano le sinergie a livello locale a tutela della biodiversità e del capitale naturale nell’area protetta. (ComStampa)

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