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Bardi a Melfi dagli autotrasportatori che protestano

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Continuano le azioni di protesta da parte degli autotrasportatori sulle strade lucane, contro il caro carburante. Il presidio di Melfi è ormai al quarto giorno di protesta. Sulla Bradanica, tra Melfi e Candela fermi a rotazione tra i 400 e i 500 mezzi, ieri si è raggiunto il numero record degli 800 camionisti che – in segno di solidarietà tra colleghi – hanno incrociato le braccia per almeno otto ore.

E stamattina il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, è stato proprio a Melfi “per ascoltare le istanze degli autotrasportatori, ingiustamente penalizzati dal caro carburante, che purtroppo – con la guerra in Ucraina – è destinato anche ad aggravarsi. Il Governo – ha scritto su Facebook il presidente della Giunta regionale lucana – agisca in fretta: si rischia di danneggiare l’economia di tutta la Basilicata”. 

L’incontro con i dimostranti si è risolto nella richiesta di un documento in cui vengano elencate nero su bianco le necessità. La Regione pensa a sostenere questa fase di difficoltà con contributi ad hoc, come già fatto per alcune categorie produttive durante la pandemia.

Ma la crisi di oggi ha radici lontane. Da almeno un anno le imprese dei trasporti hanno visto aumentare i costi di gestione dell’80%. Non solo caro carburante, che sfiora ormai i 2 euro al litro, ma anche i pedaggi, gli stipendi, la stessa manutenzione dei mezzi. Una crisi che i trasportatori hanno scelto di combattere in maniera pacifica, ma decisa: ritardando o annullando la consegna delle merci, per creare problemi alle aziende, le sole – dicono – ad avere un peso specifico nelle contrattazioni con il governo.

Voce Mimmo Moramarco

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