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Campagna di sensibilizzazione sul risparmio delle risorse idriche (VIDEOPODCAST)

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Presentata nella Fiera del Levante la campagna di sensibilizzazione della Regione Puglia dedicata al risparmio idrico. Nel corso della conferenza stampa sono intervenuti il direttore della Comunicazione istituzionale della Regione Puglia Rocco De Franchi, la direttrice generale di Acquedotto Pugliese Francesca Portincasa , il presidente di Autorità Idrica Pugliese Antonio Matarelli e il docente di fisica e divulgatore scientifico pugliese Vincenzo Schettini.

La campagna di comunicazione, promossa dalla struttura speciale di Comunicazione istituzionale della Regione Puglia e cofinanziata dall’Unione europea, a valere sul PO FESR – FSE 201/2020 della Regione Puglia Asse XIII, nasce dalla necessità di incoraggiare un consumo consapevole e responsabile delle risorse idriche, specialmente tra le giovani generazioni, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile che identifica, tra i 17 traguardi da raggiungere, quello dedicato all’acqua pulita e ai servizi igienico-sanitari (Goal n. 6 – Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie).

La campagna si compone di una parte visual e di un video realizzato con la collaborazione di Vincenzo Schettini, docente di fisica e divulgatore scientifico molto noto sui social network grazie al format “La fisica che ci piace”. Il visual rielabora il concetto legato all’espressione “Si salvi chi può!”, diffusa nel cinema del Novecento e in numerose campagne di comunicazione pubblica, e lo declina in tre varianti che rendono l’idea dell’emergenza e dell’insufficienza delle risorse idriche: “Si disseti chi può!”“Si lavi chi può!” e “Si innaffi chi può!”. L’acqua, infatti, è un bene a rischio. Nel mondo, il 40% delle persone deve fare i conti con la scarsità di risorse idriche, ma la cifra è destinata ad aumentare a causa della crisi climatica. 785 milioni di persone, già oggi, non hanno accesso all’acqua potabile. I gesti quotidiani più semplici come bere, lavarsi o innaffiare le piante potrebbero presto rivelarsi un privilegio per pochi.

A questo, si aggiungono le inefficienze della rete idrica: in Italia, la percentuale di acqua immessa nelle reti idriche che si disperde lungo il tragitto che la porta nelle case si attesta in media al 42%. Dal 2014, inoltre, è cresciuto il numero di famiglie italiane che denunciano l’inefficienza del sistema di gestione dell’acqua, con prestazioni migliori al Nord Italia rispetto al Centro e al Mezzogiorno. Ciò nonostante, secondo il sesto Rapporto sullo stato del capitale naturale d’Italia, redatto nel 2022 dall’Associazione Italiana per lo sviluppo sostenibile, nel nostro Paese rileva un’assenza di azioni politiche per recuperare i ritardi accumulati sulla tutela e il ripristino degli ecosistemi legati all’acqua.

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