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Dalla Puglia la risposta alla telemedicina oltre il Covid

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L’emergenza sanitaria dei mesi scorsi ha posto con urgenza al centro dell’agenda politica il tema della telemedicina, e più in generale dell’uso degli strumenti per assicurare cure a distanza e assistenza ai pazienti, specialmente se fragili, cronici ed affetti da patologie di lunga durata  evitando il rischio di affollamenti negli ospedali e di contagi sia per i sanitari che per i pazienti stessi. Oltre al tema centrale della medicina a distanza, nella fase acuta della pandemia si è riaperta una discussione più ampia che comprende la digitalizzazione dei processi sanitari, concepita come nuova opportunità di semplificazione dei percorsi e di attenzione all’utente. 

Nei giorni scorsi la Regione Puglia ha deliberato l’istituzione della Centrale Operativa Regionale di Telemedicina presso ARESS Puglia e autorizzato il finanziamento dell’infrastruttura informativo-tecnologica per l’avvio della stessa e per l’approvvigionamento su larga scala dell’hardware periferico (dispositivi domiciliari e tecnologia integrativa per specifica patologia o processo assistenziale) e per il funzionamento a regime della Centrale di Telemedicna.

Un contributo concreto in questo ambito giunge direttamente dalla Puglia dove il Gruppo LORAN, azienda informatica con 40 anni di esperienza sul mercato healthcare e tra le prime PMI innovative, ha sviluppato sistemi informativi tecnologicamente avanzati in campo diagnostico, clinico, chirurgico e gestionale. L’azienda pugliese basata a Modugno e con sedi anche a Roma, Matera e Catania, è specializzata infatti nella digitalizzazione del percorso chirurgico e nella centralizzazione del paziente nel contesto ospedaliero. Grazie alla sua piattaforma MediCloud, progettata per il cloud computing e personalizzabile per essere aderente alle esigenze degli operatori, è in grado di supportare le attività assistenziali e informatizzare i processi di gestione dei percorsi chirurgici dei pazienti (dalla prenotazione presso la struttura fino alla dimissione) in alcune tra le principali strutture ospedaliere del Centro-Sud come il Policlinico di Bari e l’Osp. Papa Giovanni XXIII, Umberto I di Roma, Ospedale ARNAS Garibaldi di Catania, San Carlo di Potenza e Pesco Pagano in Basilicata, l’ASL di Salerno e l’80% degli ospedali regionali in Sicilia.

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