Cronaca

Individuato il secondo covo di Messina Denaro. Indagato anche un oncologo (VIDEONEWS)

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Come in un thriller, la stanza segreta era dietro un armadio. Invisibile, nascosta da un fondo scorrevole coperto dagli abiti.

 Non c’era un letto, non c’erano suppellettili, probabilmente Matteo Messina Denaro se l’era fatta fare per conservarci le cose a cui teneva davvero, il suo tesoro. Magari proprio quei gioielli, pietre preziose e argenteria trovati dagli investigatori e che ora dovranno essere sottoposti ad una perizia che ne accerti autenticità e valore. I carabinieri e il Gico della Guardia di Finanza l’hanno scoperta questa mattina, grazie a una segnalazione confidenziale a sole 48 ore dalla cattura dell’ex primula rossa di Cosa nostra. Un bunker a tutti gli effetti ricavato in un appartamento al piano terra di una palazzina di Campobello di Mazara, il paesino in cui il boss ha trascorso almeno l’ultimo anno. A meno di un chilometro dall’abitazione scelta dal padrino di Castelvetrano per il suo ultimo soggiorno da latitante e acquistata da Andrea Bonafede, il geometra che gli ha ‘prestato’ l’identità, a giugno del 2022. Nel bunker c’erano delle scatole: alcune piene di carte – ora al vaglio dei carabinieri del Ros – altre vuote. Forse, saputo dell’arresto del boss qualcuno ne ha fatto sparire il contenuto. Di sicuro sarà uno degli argomenti che i pm metteranno sul tavolo quando lo interrogheranno.

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